Carissimi Confratelli Oblati, Consacrate e Laici della Famiglia Oblata,
facendo eco alla lettera del Padre Generale arrivataci qualche giorno fa, condivido con voi un pensiero, come piccolo contributo alla riflessione in questo tempo (1° settembre – 4 ottobre) dedicato al dono della creazione.
Nei mesi in cui siamo stati costretti al digiuno dell’aperto, abbiamo avvertito chiaramente che non siamo fatti per stare chiusi in casa. Siamo nati in un giardino bellissimo. L’aria buona, l’erba, gli alberi, i ruscelli, i fiori e i colori, i profumi, le montagne, gli spazi e i paesaggi sono il nostro habitat naturale. Ce lo ha regalato Dio. Con una raccomandazione: “custoditelo” (Gn 2,151). Ci sarà un perché.
Forse in questi ultimi decenni mai la natura ha potuto respirare a pieni polmoni come nei mesi scorsi segnati dalla nostra reclusione forzata. Quasi si poteva udire il sussurro del suo grazie per averle dato finalmente la possibilità di una boccata d’aria buona. O meglio, di averle dato la possibilità di mostrarsi nella sua bellezza, ferita, illuminata dalla luce limpida di un sole che l’ha raggiunta senza il filtro artificiale di un grigio denso.
È semplice e chiaro il suo messaggio: prenditi cura di me e mi permetterai, così, di potermi prendere cura di te.
È dovere di tutti fare scelte responsabili oggi perché possa esserci un domani vivibile. All’inizio di questo nuovo anno pastorale, un anno speciale dedicato ai temi dell’enciclica “Laudato sii” , in comunione con Papa Francesco e in sintonia con l’appello del p. Generale, inseriamo nella nostra pianificazione, a più livelli e ‒ per quanto possibile ‒ a rete, spazi riservati alla conoscenza, alla riflessione e alla preghiera su questi temi vitali che ci portino poi a scelte operative per fare tutto quanto è in nostro potere per prenderci cura del creato e per aiutare gli altri a farlo.
Uno strumento prezioso al riguardo è quanto ci verrà offerto dal Comitato Interno della Missione del Consiglio Generale che offrirà webinar mensili per creare una sinergia mondiale di sforzi creativi per dare un contributo in questo campo.
Il Signore benedica gli sforzi di tutti coloro che lavorano per rendere il nostro pianeta una casa più abitabile e l’umanità più fraterna. Maria Madre e Custode di questa Casa ci sostenga in questo nostro cammino.
Ricordiamoci sempre di pregare gli uni per gli altri; in questo tempo particolare preghiamo in special modo per tutti i membri della nostra Famiglia Oblata e per tutte le persone del mondo che sono affette dal coronavirus perché il Signore conceda loro la forza di vivere bene questo momento di prova e il pieno recupero della salute.
In Gesù e Maria Immacolata
p. Gennaro Rosato
Superiore Provinciale
1 Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
2 In occasione del V anniversario dell’enciclica Laudato sii, papa Francesco indice un anno dedicato alla “cura della Casa comune” (https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2020-05/anno-anniversario-speciale-laudato-si.html)