IRRADIARE IL CARISMA Matteo 5, 14-16
Voi siete il sale dellaterra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?
A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può
restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce
davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
L’IRRADIAZIONE DEL CARISMA
Il carisma di S. Eugenio de Mazenod, dono dello Spirito alla Chiesa, si irradia nel mondo e i laici che si riconoscono in esso sono chiamati a parteciparvi secondo il loro stato di vita e a viverlo con modalità che variano a seconda degli ambienti e delle culture. Negli anni questo carisma ci ha donato diverse sue espressioni (gli oblati, i giovani, i cooperatori nella missione…), ma nel 2016 il Direttorio delle Associazioni oblate distingue tre principali espressioni: gli Oblati onorari, l’AMMI e gli oblati associati. In realtà non si può delimitare la manifestazione di un carisma in sole poche categorie, rinchiudere in definizioni il grado di adesione al carisma, tuttavia sussistono una molteplicità di espressioni, modi diversi di partecipazione al carisma, determinate dal “grado” di appartenenza ad esso, da quanto sei coinvolto, da quanto profonda è la tua scelta carismatica.
Il carisma missionario, come abbiamo già detto, “si irradia nel mondo” nei modi più diversi e altrettanto differenti sono i modi con cui ad esso si risponde. Ogni oblato ogni giorno incontra individui diversi in contesti e situazioni differenti, tutti vengono irradiati dallo stesso fuoco, ma non per questo possono essere tutti considerati laici oblati, è questo un livello di semplice “irradiazione”.
Un altro livello è quello dei simpatizzanti o benefattori che non sempre condividono a pieno lo stile oblato, ma trovano punti di incontro con alcuni nostri valori o azioni (aiuto ai poveri, i carcerati, missioni con i giovani …)
In un terzo livello troviamo i laici che si impegnano regolarmente al fianco degli oblati consacrati, mettendo a disposizione il proprio tempo, lavorando nell’evangelizzazione pienamente, costituendo anche associazioni in funzione di un’attività o missione; collaboratori stabili che si muovono per lo più nell’ambito del “fare”.
Queste espressioni elencate fino ad ora non possono essere considerate a pieno espressioni di laici totalmente oblati nel senso vocazionale, nel senso di scelta fondamentale della propria vita. L’oblato “è”, non solo “fa” e questo vale sia per il consacrato che per il laico.
PICCOLE LANTERNE
Questi ultimi anni hanno visto nelle nostre comunità parrocchiali l’aumento delle famiglie in difficoltà economiche, tanto che la nostra Caritas parrocchiale attualmente assiste più di 60 famiglie.
I volontari della Caritas ci hanno proposto, durante il consiglio pastorale, di riproporre “l’Avvento di carità”, con lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare bambini ed adulti alla condivisone e al dono di generi di prima necessità. I volontari hanno perciò stilato un elenco di alimenti per ogni domenica e abbiamo constatato la grande generosità della nostra comunità.
Il venerdì è il giorno in cui io, Olga e Teresa dedichiamo alle pulizie della chiesa; dopo aver terminato il nostro servizio abbiamo incontrato Ida, una volontaria della Caritas, che ci ha ragguagliato su quanto fino a quel momento era stato raccolto e sulla difficoltà di poter aggiungere nel pacco l’olio, visto che ormai ha dei costi davvero improponibili.
Immediatamente noi tre abbiamo pensato di fare una scelta: avremmo raccolto fra di noi del denaro, ognuno secondo le proprie possibilità, e avremmo comprato l’olio per gli assistiti; probabilmente non saremmo riusciti a comprare olio per tutti, ma ci avremmo provato. Ognuna di noi ha condiviso questa decisione con chi incontra quotidianamente, si sono unite a noi le catechiste, gli operatori dell’oratorio, i nostri familiari e altri ancora. In men che non si dica si è “irradiata” un’onda di solidarietà da noi inaspettata, frutto di un semplice pensiero nato dal cuore e poi condiviso. La sera dello stesso giorno avevamo raggiunto una cifra per noi considerevole (considerando il momento economicamente precario del nostro territorio). Provate ad immaginare le nostre facce incredule e quelle dei volontari Caritas!!!
Alla fine della settimana con la cifra raccolta, sfruttando varie promozioni dei supermercati, siamo riuscite a soddisfare la necessità di olio per tutte le famiglie assistite. Solo in un secondo momento abbiamo realizzato di essere state il sasso caduto in acqua che crea dei cerchi concentrici che si allargano fino ad arrivare più lontano di quanto noi avessimo sperato; l’amore genera sempre amore.
UN LAICO OBLATO E’ PER SEMPRE
Giorni fa sono andata a trovare Franca Conte, donna straordinaria, bisnonna già da tempo, che insieme all’indimenticabile Giovanni, ha contribuito a costruire l’AMMI che oggi conosciamo.
Preoccupata per la sua salute, era appena ritornata a casa da un ricovero per accertamenti, sono andata a vedere come stava. Ero partita da casa con l’idea di farle passare una mezz’oretta spensierata, distrarla dall’attesa dei risultati degli esami medici e invece…abbiamo fatto una lunga chiacchierata dove abbiamo parlato della nostra comunità, di come stavamo, di quanto lei pensa e prega per noi che nonostante le difficoltà continuiamo ad essere testimoni del carisma oblato in piena unità e di quanto sia felice che il cammino da lei e Giovanni continui portando i suoi frutti. Mi ha raccontato di alcune difficoltà vissute da lei e Giovanni quarant’anni prima superate con l’aiuto di Dio. Mi ha incoraggiata ad andare avanti nel mio servizio per la comunità dandomi alcuni consigli e assicurandomi la sua preghiera. Ancora una volta ho ricevuto tanto portando il mio niente…Tra le mura della sua casa ho trovato il carisma di Eugenio abbracciato e accolto totalmente che mi ha “infiammato” nuovamente il cuore..
Per riflettere – La gioia non si può tenerla per sé!
C’era una volta un giardino chiuso da altissime mura, che suscitava la curiosità di molti. Finalmente una notte quattro uomini si munirono di un’altissima scala per vedere chi mai ci fosse di là. Quando il primo raggiunse la sommità del muro, si mise a ridere forte e saltò nel giardino. Salì a sua volta il secondo, si mise a ridere e saltò anch’egli. Così il terzo. Quando toccò al quarto, questi vide dall’alto del muro uno splendido giardino con alberi da frutta, fontane, statue, fiori di ogni genere e mille altre delizie. Forte fu il desiderio di gettarsi in quell’oasi di verde e di quiete, ma un altro desiderio ebbe il sopravvento: quello di andare per il mondo a parlare a tutti dell’esistenza di quel giardino e della sua bellezza.
- Dopo aver conosciuto la bellezza del carisma, ho il desiderio di farlo conoscere agli altri?
- Sono sempre luce per gli altri?
- In che modo sono “strumento di irradiazione” del carisma?