Frascati, casa provinciale, 1° maggio 2017
57mo anniversario del martirio di padre Mario Borzaga e Paolo Xyooj in Laos
Carissimi Confratelli Oblati e Laici Associati,
la festa di ringraziamento per i Martiri del Laos, in particolare per i beati padre Mario Borzaga e Paolo Thoj Xyooj, è stata “un momento di Dio”, come più di qualcuno ha voluto sintetizzarmi la propria esperienza, partecipando all’incontro di Trento dello scorso 29 e 30 aprile.
Un momento di Dio, perché padre Mario, Paolo e gli altri quindici martiri in terra laotiana, hanno fatto colpo su tutti noi che abbiamo partecipato all’evento. La loro fede ha toccato la nostra; la loro testimonianza per il vangelo ha interrogato la nostra; la loro morte nel sangue ha interpellato la nostra identità cristiana e ci ha commossi. Questi Martiri ci hanno evangelizzato più di tante prediche, sentendoli presenti, quindi vicini a noi, più che mai vivi e nostri compagni di viaggio.
Scrivo questa lettera a tutti voi della Famiglia Oblata per chiedere, a chi ha partecipato all’appuntamento di Trento, di custodire nell’anima almeno un frammento di questi due giorni di festa e, a quanti non sono stati presenti, di non spegnere il desiderio di farvi raccontare qualcosa di questo incontro trentino. Tutti dobbiamo impegnarci a conoscere questi uomini – cristiani come noi e, come noi, chiamati ad essere discepoli del Signore Gesù -, pregandoli amichevolmente, invocandoli sulla nostra vita, chiedendo la loro intercessione, perché si realizzi il disegno di Dio, quello di “fare di Cristo il cuore del mondo”.
Con questa lettera, sento di esprimere alcuni ringraziamenti. Innanzitutto, un grazie speciale va all’Arcivescovo di Trento, Mons. Lauro Tisi, per aver accolto la nostra proposta come Famiglia Oblata di poter condividere questa festa con la Chiesa diocesana di Trento. Sento anche di esprimere un grazie particolare a don Giulio Viviani e ai membri del Comitato diocesano che ha presieduto per ciò che è stato fatto per la riuscita dell’evento, accogliendo la nostra collaborazione.
Nella Famiglia Oblata, voglio ringraziare padre Francesco Volpintesta per aver tenuto i contatti con il Comitato della Diocesi a nome della nostra Provincia; padre Nino Bucca per aver curato la redazione del libretto “Noi missionari siamo fatti così” e la realizzazione dei roll-up, predisposti per la mostra missionaria sulla vita dei Nostri Martiri e della Chiesa del Laos; Angelica Ciccone per aver coordinato il lavoro di ristampa del diario di padre Mario; ancora, fratel Silvio Bertolini, padre Adriano Titone, Marina Falcone e Roberta Nardecchia per aver preparato e animato la mostra missionaria, visitata da tanti partecipanti all’evento; padre Francesco Montesano per aver condiviso con padre Volpintesta l’attività pastorale di animazione per i giovani delle scuole che, nei giorni precedenti il grande raduno, sono stati introdotti nel grande mondo della missione e dei loro interpreti. Gratitudine ed elogi vanno a Mons. Alessandro Staccioli, a Lucia Borzaga, ai padri Gigi Sion e Angelo Pelis per le testimonianze su padre Borzaga, che hanno saputo trasmettere con intensità e simpatia ai quasi cinquecento partecipanti all’incontro “Ho conosciuto un uomo felice”, tenutosi durante la mattinata di domenica, 30 aprile, e condotto con abilità e passione dal regista e scrittore Paolo Damosso. Infine, un grazie speciale lo rivolgo alla Compagnia Aquero, coordinata da p. Nino Bucca, e al musicista e cantante Mite Balduzzi, autore delle canzoni che sono state eseguite durante lo spettacolo serale di domenica scorsa, due delle quali scritte per l’occasione.
L’evento di Trento è ora alle nostre spalle. Ma lo spirito che l’ha attraversato, soffiando forte sulla fede di chi era presente, vi resterà per lungo tempo. Se Cristo è il nostro tesoro, i Martiri, questi Martiri del Laos, i Martiri padre Borzaga e Paolo Xyooj, sono le perle preziose che brillano sul nostro cammino cristiano e che ci invitano ad essere forti, puri, coerenti nella fede, innamorati di Cristo e del suo vangelo che dà salvezza.
In J.C. et M.I.,
vostro fratello,
padre Alberto Gnemmi, omi (Provinciale)