Canto iniziale
Introduzione
In questo giorno della nostra novena per le vocazioni oblate, siamo profondamente legati a tutti i membri della Famiglia Oblata che partecipano al 2° Congresso delle Associazioni dei laici oblati. È bello riconoscere come il carisma degli Oblati sia vissuto e vissuto secondo la specifica vocazione di ciascuno. Questo congresso è un’occasione per condividere e celebrare i vari modi in cui il carisma degli oblati è vissuto oggi nel mondo.
La Parola di Dio
Dal Vangelo secondo Luca 2,45-52
[…] Non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. Ed egli rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Meditazione
Dopo Maria, Madre di Dio, nessun santo ha occupato tanto spazio nel Magistero pontificio quanto Giuseppe, suo sposo. Vorrei condividere con voi alcune riflessioni personali su questa figura straordinaria, così vicina alla condizione umana di ciascuno di noi. Questo desiderio è maturato in questi mesi di pandemia durante i quali possiamo sperimentare, nel mezzo della crisi che ci sta colpendo, che «le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni, spesso dimenticate, che non fanno notizia nella stampa né figurano nelle grandi sfilate dell’ultimo spettacolo ma che, senza dubbio, stanno scrivendo gli eventi decisivi della nostra storia oggi: medici, infermieri, addetti ai supermercati, colf, badanti, autotrasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, suore e tanti altri che hanno capito che nessuno si salva da solo. […] Quante persone ogni giorno mostrano pazienza e ispirano speranza, cercando di non creare panico ma corresponsabilità! Quanti padri, madri, nonni e nonne, quanti insegnanti mostrano ai nostri figli, con gesti semplici e quotidiani, come affrontare e superare una crisi riadattando le abitudini, alzando lo sguardo e incoraggiando la preghiera! Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti». Tutti possiamo trovare in san Giuseppe l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreto e nascosto, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che sono apparentemente nascosti o in “seconda linea” hanno un ruolo ineguagliabile nella storia della salvezza. A tutti loro è rivolta una parola di riconoscimento e gratitudine. (Papa Francesco ‘Patris corde’, Lettera apostolica, 2021)
Momento di silenzio
Preghiere e intenzioni spontanee
Preghiera finale
Maria Immacolata, ti ringraziamo per il sorriso che hai rivolto a Sant’Eugenio. Tu hai confermato il suo progetto missionario come un corpo apostolico nella Chiesa che porta frutti abbondanti per la missione di Dio e diventa comunità di santità. Oggi veniamo davanti a te e chiediamo il tuo sorriso per benedire i nostri sforzi per le vocazioni. Aiutaci a creare gioiose comunità apostoliche, con uno spirito fraterno che attiri i giovani ad unirsi a noi. Donaci un genuino spirito di preghiera che testimoni la verità che per noi Dio è tutto. Mentre perseveriamo nella preghiera per le vocazioni, aiutaci ad avere il coraggio di invitare i giovani a scoprire il nostro stile di vita. Te lo domandiamo nel nome di Gesù, tuo Figlio e Signore della messe.
Canto a Maria