Eugenio de Mazenod nasce in Francia ad Aix en Provence nel 1782.
Figlio di aristocratici, con l’inizio della rivoluzione francese è costretto a fuggire in Italia, dove resterà in esilio con suo padre fino all’età di 20 anni. Tornato in patria cerca invano di sistemarsi attraverso una carriera militare e un matrimonio di convenienza, ma entrambe le strade si rivelano impraticabili.
È così che in un momento di crisi esistenziale per la sua vita, all’incirca nel 1807, durante un venerdì santo, si sente profondamente amato da Dio che ridà un senso alla sua vita. Decide così di diventare sacerdote e, nel 1812, dopo l’ordinazione chiede di dedicare il suo ministero in favore dei giovani, dei carcerati e degli abitanti delle campagne.
Dopo aver contratto il tifo in carcere rischiando di morire, comprende che la sua intuizione di lavorare per i più poveri e abbandonati non può essere portata avanti da solo. Raduna così alcuni sacerdoti con il suo stesso spirito e fonda la prima comunità dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, con l’obiettivo di lavorare insieme per i più abbandonati, anche attraverso le missioni popolari nelle campagne.
La Congregazione, poi approvata dal Papa nel 1826, cresce e si diffonde in tutto il mondo. Vengono inviati missionari in Canada, Oregon, Sri Lanka ,Texas, per rispondere sempre alle necessità della Chiesa abbandonata.
Eugenio diventa vescovo di Marsiglia nel 1832. Muore il 21 maggio 1861. Viene canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1995.