Padre Savio Crevacore era nato a Veruno (provincia e diocesi di Novara) il 4 gennaio 1922, da Carlo e Carolina Quarimani, in una famiglia profondamente religiosa, in un contesto socio-culturale influenzato dalla Chiesa e da un cattolicesimo sociale ben radicato sul territorio. Entra nel Seminario diocesano, frequentando il ginnasio-liceo tra Miasino, San Giulio d’Orta e Arona. Ha diciotto anni, quando viene a contatto con il carisma oblato: ne rimane affascinato e ottiene dai superiori del Seminario di poter entrare nella Famiglia religiosa OMI. Inizia il noviziato a Ripalimosani nell’anno 1941, emettendo i primi voti il 1° novembre 1942. Seguono gli studi teologici a San Giorgio Canavese (TO). Qui fa la professione perpetua il 1° novembre del ’45 e riceve il sacerdozio il 23 febbraio ’47 per le mani di Mons. Paolo Rostagno, vescovo di Ivrea.
Il Superiore dello Scolasticato, padre Giuseppe Morabito, così lo descrive nelle note per l’ammissione alla professione perpetua: “Molto applicato nello studio con buoni risultati agli esami, ha ordine e metodo; conosce la musica, ha buone attitudini per l’insegnamento. Ha grande spirito di fede, pietà forte, molta devozione alla Madonna, umile, distaccato, mortificato, regolare. Ha molto spirito missionario che ha conosciuto mentre era in filosofia nel Seminario di Arona. Soggetto molto buono dal punto di vista soprannaturale e di ottime qualità intellettuali (…); potrà essere un buon professore, come pure un buon missionario all’estero, secondo il suo vivo desiderio”.
E questo desiderio si realizza: nel maggio ’47 riceve la prima obbedienza per la missione in Ceylon (isola di Colombo, Asia). Vi giunge nel febbraio ’48 ed è subito viceparroco a Pamunugama e Tudella fino al dicembre dello stesso anno. Dopo un breve periodo in parrocchia a Kepungoda, è nominato professore al Seminario Maggiore San Bernardo di Colombo in materie teologiche, Liturgia e musica. Dal ’54 al 1968, anno in cui rientra definitivamente in Italia, svolge il suo ministero di vicario parrocchiale prima a Kandana e Weligampitiya (fino al gennaio ’56); poi è parroco a Ragama, Katukurunda (Morotuwa), Ratmalana, Welivita e Katuwapitiya.
Rientrato in Italia dopo vent’anni in terra asiatica, riceve le obbedienze per le comunità di Ripalimosani (predicazione), Casa provincializia e Roma -Prefetti (Redattore rivista Missioni OMI e Archivista), Villalba-Santa Maria Goretti (vicario parrocchiale e professore di religione), Aosta (vice-parroco e professore di religione), Firenze (cappellano d’ospedale) . Dal 2004 è a San Giorgio Canavese. Nel 2009, su richiesta del fratello sacerdote, don Carlo, è a Miasino presso la casa di riposo per i sacerdoti della diocesi di Novara. Nel 2011, viene trasferito presso la Casa di Riposo Opera Pia Curti di Borgomanero (NO), dove il fratello don Carlo è parroco. Qui si spegne nella notte del 5 ottobre 2015 all’età di 93 anni. I funerali si svolgono presso la chiesa parrocchiale di Veruno, suo paese natale, il 7 ottobre, memoria della Vergine del Rosario. La messa esequiale è presieduta da p. Aldo D’Ottavio, vicario provinciale, già suo superiore di comunità, quando padre Savio era a San Giorgio Canavese.
Padre Crevacore riposa a Veruno nella tomba di famiglia.