Padre Igino Ingriselli nasce a Castel Campagnano il 7 di gennaio 1933 da Giovanni e Castaldi Luigia. Frequenta la scuola apostolica a Santa Maria a Vico dal ’47 al ’50, poi è a Firenze per il ginnasio-liceo fino al 1954. Frequenta il noviziato a La Brosse-Montceaux (Francia) ed emette i primi voti il 15 settembre 1955. A San Giorgio Canavese (TO) frequenta i corsi di teologia e qui fa l’oblazione perpetua il 15 settembre del ’58 ed è ordinato sacerdote il 4 settembre del 1960 da Mons. Maturino Blanchet, vescovo di Aosta. Dopo l’anno di specializzazione pastorale all’Università Lateranense a Roma (’61-’62), è Vicario parrocchiale al SS. Crocifisso a Roma fino al 1965; poi è a Mazara del Vallo per un anno. Nel ’66, riceve l’obbedienza per la comunità di Atessa, ma svolge il ministero come assistente per convittori in un collegio diocesano a Castiglione Messer Marino (Chieti). Nel ’71 è a Maddaloni come assistente della gioventù. Nel ’75 è parroco a Mirabello Sannitico (CB), facendo parte della comunità di Ripalimosani. Nel 1988 è colpito da una grave paralisi agli arti inferiori che lo obbligherà per il resto della vita alla sedia a rotelle. Mai domo, pur segnato dall’infermità, dal 1991 è al Crocifisso, svolgendo il suo ministero come cappellano all’ospedale San Giovanni Battista a Roma. A parte una breve interruzione tra il 2000 e 2002 (obbedienza per la comunità di Maddaloni), svolgerà con dedizione questo apostolato fino al 2005. Negli ultimi dieci anni della sua vita, padre Igino ha vissuto quasi ininterrottamente a Castel Campagnano, svolgendo il ministero presso la parrocchia Santa Maria ad Nives.
Le sue condizioni di salute sono peggiorate alla fine dello scorso gennaio. Si è spento dopo una breve agonia, giovedì, 25 febbraio, presso l’ospedale di Piedimonte Matese Caserta. I funerali sono stati celebrati il giorno successivo nella Parrocchia in Castel Campagnano. Ha presieduto la celebrazione il vescovo della diocesi di Alife-Caiazzo, Mons. Valentino Di Cerbo. All’inizio della celebrazione, P. Angelo Daddio, in rappresentanza del Provinciale, ha presentato brevemente il cammino di P. Igino come cristiano, oblato e sacerdote. Ha ricordato come P. Igino abbia trascorso i primi quindici anni e gli ultimi dieci (per motivi di salute) della sua vita nel suo paese di origine. Dalla sua gente aveva ricevuto i doni che lo hanno aiutato a cercare un ideale più grande, che lo ha spinto a seguire le orme dello zio, P. Ferdinando Castaldi, omi (1927 – 2006). Inoltre, ha ricordato che “Padre Igino ha vissuto la sua infermità più come un “cireneo”, pronto ad aiutare gli altri a portare la croce, che come un “povero cristo”. L’onorificenza di “cappellano onorario”, ricevuta dai Cavalieri di Malta nel periodo della sua presenza all’ospedale S. Giovanni Battista in Roma, ne è una testimonianza”.
Bella anche l’omelia del vescovo, Mons. Di Cerbo, che ha ricordato di aver conosciuto padre Igino in occasione del 50° del suo sacerdozio nel 2010, restando profondamente colpito della sua testimonianza. Ed ha elogiato la sua “disponibilità sacerdotale” fino alla fine, in modo particolare con il ministero della confessione.
Padre Ingriselli riposa presso il cimitero di Castel Campagnano nella tomba di famiglia.