È probabilmente uno degli aggettivi più comunemente utilizzati nella lingua francese. Esso contiene una lode, un rispetto per colui o colei che è stato autore di una novità, di qualcosa di originale e pratico. Potremmo tradurlo con ‘geniale’ nella lingua italiana, ma la carica emotiva e di contenuto della versione francese sembra avere un peso specifico maggiore, un’energia che non ha nella lingua di Dante.
Celebriamo in questo anno 2016 il bicentenario della costituzione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata. Fondati inizialmente con la dicitura di ‘Missionari di Provenza’, nel corso di pochi decenni ebbero un forte incremento numerico e cambiarono nome al momento della loro approvazione pontificia. Ecco… A noi sembra geniale la nascita di questa famiglia religiosa. Geniale la fondazione in un’epoca in cui in Francia pochi chierici erano vicini ai poveri. Geniale l’uscita dai confini francesi per recarsi in Canada e così aprirsi agli orizzonti missionari della chiesa universale. Geniale la partecipazione di numerosi laici al carisma soprattutto in questi ultimi decenni. Geniale la presenza in angoli remoti e difficili del nostro pianeta. Geniale la santità di vita di alcuni dei suoi membri. Certo non sono mancati in questi due secoli di storia fragilità, infedeltà, comodità, ma questo fa, in qualche modo, parte del gioco. E non annulla certamente lo spirito iniziale, l’audacia e lo zelo che hanno sempre caratterizzato generazioni di Oblati.
A inizio aprile una cinquantina di missionari Oblati della Provincia mediterranea hanno vissuto un pellegrinaggio a Aix en Provence e Marsiglia proprio sui luoghi dove sant’Eugenio de Mazenod fondava, tra la fine del 1815 e gli inizi del 1816, i Missionari di Provenza. La casa oblata di Aix, il vecchio Carmelo che era stato teatro di quella nascita, è stata di recente rinnovata e ristrutturata proprio in vista del 200°. In quelle stanze si respira ancora la semplicità e l’umiltà degli inizi, l’abnegazione della prima comunità oblata… Tra quelle mura sono passati migliaia di Oblati e laici con il desiderio di respirare gli inizi di questo carisma che ha portato gli Oblati praticamente in tutto il mondo. Oggi gli OMI sono 3700 distribuiti in più di 60 paesi del mondo. Negli ultimi 30 anni hanno avuto un calo numerico di circa 1700 unità. Ma nuove missioni sono state aperte e nuove frontiere sono state oltrepassate. Lo spirito degli inizi resta intatto e la geniale ispirazione originale genuinamente approfondita, soprattutto negli ultimi decenni. È legittimo celebrare con fierezza.
(editoriale di Pasquale Castrilli omi, tratto da MISSIONI OMI 06-07/2016)
[…] questo numero: – Editoriale, di Pasquale Castrilli omi; – La memoria delle origini, di Fabio Ciardi omi; – Fedeltà […]